Mentre in tutto il mondo proliferano i casi di allergie e aumentano esponenzialmente le malattie autoimmuni, in Europa si allunga la lista degli ingredienti messi al bando dall’industria cosmetica e farmaceutica.
Si tratta di sostanze chimiche nocive utilizzate in saponi, shampoo e prodotti farmaceutici che, a contatto con la pelle o anche solo con l’inalazione attraverso il rilascio nell’aria, possono essere assorbite dall’organismo e causare problemi respiratori e dermatologici, in prima battuta, ma anche problemi molto più seri fino addirittura alla morte.
Tra questi, valutato a livello 4 di pericolosità dalla Occupational Safety and Health Administration, ovvero considerato estremamente minaccioso, vi è il Mercurio.
Oltre ad essere utilizzato nella maggior parte dei vaccini. il mercurio viene impiegato in prodotti cosmetici di vario tipo, mascara, eye liner, creme per schiarire la pelle ed è ancora diffuso nelle scuderie italiane.
Il mercurio se ingerito, può portare a insufficienza renale grave o alla morte. L’esposizione prolungata può portare a disturbi digestivi, problemi renali, danni cerebrali che possono provocare perdita di memoria e cambiamenti del comportamento.
Chimica del mercurio
Una volta molto utilizzato, il mercurio trova sempre meno applicazioni a causa della sua tossicità.
Il mercurio, il cui nome deriva dal greco hydràrgyros che significa “argento liquido”, è un elemento noto fin dall’antichità e costituisce circa il 5·10-5 % della crosta terrestre.
E’ un metallo bianco argenteo, l’unico liquido e notevolmente volatile a temperatura ambiente. Presenta bassa viscosità, elevate densità e tensione superficiale, mentre le conducibilità termica ed elettrica, per quanto elevate, risultano notevolmente inferiori rispetto a quelle degli altri metalli. Molti metalli (per esempio piombo, zinco, cadmio, gallio, sodio, potassio, calcio, magnesio) si disciolgono nel mercurio formando amalgame, costituite in alcuni casi da vere e proprie soluzioni liquide o solide e in altri da composti intermetallici.
Malattie autoimmuni ed esposizione al mercurio
E’ stato un gruppo di ricercatori della University of Michigan in uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives a scoprire che l’esposizione al mercurio può aumentare il rischio di sviluppare malattie autoimmuni nelle donne in età fertile.
Le malattie autoimmuni, in cui il sistema immunitario del corpo attacca le cellule sane per errore, colpiscono quasi 50 milioni di americani e le donne sono i soggetti più a rischio. Queste patologie – come il lupus, l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla e molte altre – sono tra le 10 principali cause di morte tra le donne.
Le cause non sono ancora del tutto conosciute, sostiene Emily Somers, principale autrice dello studio, ma è ragionevole ritenere che l’analisi dei fattori ambientali aiuterà a gettare luce sul perché si sviluppano malattie autoimmuni e come possiamo intervenire su di esse. In questo studio, l’esposizione al mercurio si è distinta come fattore di rischio per l’autoimmunità.
Bioduro di mercurio
Il bioduro di mercurio, ioduro mercurico o ioduro rosso di mercurio è in chimica HgJ2, ovvero hydrargyrum biiodatum: una polvere cristallina, rosso scarlatta, inodore e insapore, quasi insolubile in acqua.
E’ un antiluetico usato per iniezioni ipodermiche, nello sciroppo di iodomercurato potassico o sciroppo del Gibert e nella preparazione di tradizionali revulsivi e vescicanti in veterinaria.
Lo ioduro mercurico (HgI2) è un solido rosso che può essere preparato per aggiunta di ioduro di potassio a una soluzione di HgCl2. È insolubile in acqua ma solubile nelle soluzioni di ioduri alcalini con formazione dello ione complesso tetraiodomercurato (II) [HgI4]2-.
Leggiamo insieme la Scheda Tecnica di Sicurezza, compilata secondo le direttive 91/155/CEE:
Denominazione: Mercurio II Ioduro rosso
Formula: HgI2
Densitá (20/4): 6,28
Solubilitá: Insolubile in acqua
Identificazione dei pericoli: Molto tossico per inalazione,contatto con la pelle e per ingestione. Pericolo di effetti cumulativi
Informazione tossicologica
Tossicitá acuta: DL 50
Effetti pericolosi per la salute:
I composti di mercurio hanno effetti tossici nelle cellule e protoplasmi.
Sintomi per intossicazione acuta di Hg:
Per contatto oculare: Lesioni gravi.
Per ingestione ed inalazione: Lesioni nei tessuti (bocca, esofago, stomaco e zona intestinale). Gusto metallico, nausea, vomito, dolori di stomaco, disordini intestinali.
Bruciature dell’apparecchio digestivo, edemi nella zona respiratoria, neumonia. Puó provocare alterazioni del sangue, aritmie, collasso, problemi renali. Disturbi cronici:
Infezioni bucali, alone di mercurio, pericolo di perdita dei denti. Pericolo di disturbi sul sistema nervoso centrale (sensibilizzazione, disturbi alla vista, allucinazioni, stordimento).
Evitare il contatto in gravidanza: il feto può subire gravi problemi.
Non si escludono altre caratteristiche pericolose
Prodotto altamente contaminante. Non inserire nei terreni né agli acquiferi
Bioaccumulazione: Pericolo = Alto
Etichettato secondo le Direttive della CEE c.s.:
Simboli: (MORTE T+)
Indicazioni di pericolo: Molto tossico
Molto tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. Pericolo di effetti cumulativi.
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua. In caso di incidente o di malessere, consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l’etichetta).
Classificazione: sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o assorbimento attraverso la pelle, provocano rischi estremamente gravi, acuti o cronici, e facilmente la morte.
Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il corpo, l’inalazione e l’ingestione, nonché un’esposizione continua o ripetitiva anche a basse concentrazioni della sostanza o preparato.
Volendo approfondire ulteriormente, possiamo leggerci lo studio “Mercury, Health Effects” reperibile al link http://www.epa.gov/mercury/effects.htm, o il nostro articolo Uso e Abuso del Bioduro di Mercurio, ma diciamo che i dati sopra riportati per quanto sommari e riassuntivi, ci sembrano più che sufficienti per concludere che l’uso di queste sostanze è assolutamente non necessario e non conveniente, da ogni punto di vista.
Se il mercurio fosse un medicinale salvavita e non esistessero sul mercato valide alternative, per carità, saremmo i primi a consigliarlo: fortunatamente così non è.
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Salve io da vecchia tradizione ho sempre usato il bioduro al 25% ora giustamente essendo tossico no. Si trova più quale di questi prodotti sopra elencati e l’equivalente del bioduro sono interessato all’acquisto ma vorrei una consulenza sui prodotti in modo da valutarla
Buongiorno,
il prodotto più indicato a sostituire il Bioduro è il Red Blister, un unguento forte con base in sugna, naturale, non tossico e non doping.
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buon giorno di tossico ci sono un sacco di prodotti io ho fatto delle kemio per un linfoma e ,dopo ,ho saputo che sono tossiche ,che per curare i tumori si avvalgono della tossicita , sto facendo un’altra cura per un’altra malattia ,importante , seguito da un’ospedale non da un medico condotto e anche li’ si ,per cosi’ dire , sfrutta la tossicita’ del farmaco .
quindi dalle mie esperienze ,concludo , salvare capra e cavoli e’ praticamente impossibile , qualche scotto si deve pagare ,cerchiamo di ridurre il DANNO al minimo e questo spetta a ricercatori e medici che lavorano di coscienza non di portafoglio
Giovanni, grazie per il tuo commento, ma permettimi di essere in disaccordo con te.
O meglio, sono d’accordo che in alcuni casi è difficile scegliere, come nella tua brutta esperienza con il linfoma, della quale mi dispiace sinceramente.
Ma il caso del Bioduro di Mercurio è COMPLETAMENTE DIVERSO.
Il Bioduro NON è un farmaco SALVAVITA, contiene una sostanza altamente tossica come il mercurio e PUO’ ESSERE EFFICACEMENTE SOSTITUITO da prodotti altrettanto risolutivi ma non dannosi e pericolosi.
Si tratta solo di conoscenza e di cambiamento nelle abitudini degli utilizzatori. Secondo noi ne vale ampiamente la pena!!